II grandioso palazzo ove abitavano i Signori di Padova, era chiamato Reggia perché degno di ospitare un Re. Esso aveva l'ingresso principale sulla piazza dei Signori, dove ora sorge la tone dell'Orologio, ed aveva una circonferenza di circa 600 metri, poiché dalla Piazza giungeva al vicolo S. Nicolò fino all'attuale teatro Verdi, e per Via Accademia, Via Arco Vallaresso arrivava al Duomo, dove oggi e il Monte di Pietà, e di nuovo in Piazza dei Signori. Quella piazza che noi ancora oggi chiamiamo Corte Capitaniato era appunto uno dei cortili della Reggia, la quale pin che un palazzo era un gruppo di vari palazzi, con torri, delle quali talune rimangono ancora, cortili, logge con svelte colonne di marmo, di cui una parte esiste ancora presso l'attuale scuola comunale netta appunto «Reggia Carrarese ». In questi palazzi vi erano grandi sale dipinte dai principali artisti dell'epoca, e innumerevoli camere contenenti fino a quattrocento letti, riccamente ornate. Quei saloni e quelle stanze venivano distinte tra loro col nome delle pitture che le adornavano, quindi vi era quella chiamata di «Nerone »,quella dei Carri o stemmi Carraresi, di Ercole, di Lucrezia, dell'Inferno, delle Armi, delle Navi, ecc. Vi era la Cancelleria ossia Ministero del Signore, vi risiedevano i tesorieri, gli spenditori, i computisti, e gli ufficiali delle truppe a piedi ed a cavallo, vi alloggiavano pure i Consiglieri, il Vicario, il Segretario e tutta la Corte del Signore. C'era pure la Chiesa ornata di pitture del padovano Guariento che oggi serve come sala delle adunanze dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti, ed i dipinti assai bene conservati si ammirano ancora.. C'erano giardini, tiro al bersaglio, molte cucine e magazzini di viveri e di armi, scuderie per mille cavalli, e gran quantità di alloggi per soldati e servitori. II lato della Reggia verso Via Accademia era abitato dai soldati e quel lato era fortificato come lo dimostrano ancora i materiali di quelle muraglie uguali a quelli delle vecchie mura di Ponte Molino, cioè a strati di macigno alternati con mattoni.
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